Mercoledì 17 novembre 2021 sul sito dell’huffington post, è stato pubblicato un articolo sulle condizioni della storia dell’arte nell’ambito dell’insegnamento scolastico a firma di Pierluigi Battista.
L’articolista informa dell’avvenuta pubblicazione da parte dell’Enciclopedia italiana, in quattro volumi, dell’Enciclopedia dell’Arte contemporanea Treccani, curati da Valeria Della Valle e Vincenzo Trione.
Nell’articolo è giustamente auspicata «la fine della lunga e ottusa stagione», in cui l’arte ha ricoperto un ruolo disprezzabile nell’ambito dell’insegnamento scolastico, privando così gli studenti della coltivazione del senso estetico e del bello. Autori come Raffaello e Picasso meriterebbero sincera devozione come dovuta a Dante e Manzoni; ed invece l’ora di studio, dedicata alla storia dell’arte, si ridurrebbe quasi ad «un’ora di ricreazione». Marginalmente, l’autore parla anche dell’insegnamento musicale, ancor più depresso se non escluso, poiché la musica non avrebbe alcuna influenza sullo sviluppo della personalità, a detta di alcuni noti ignoranti. Quindi l’affondo contro le tentate ed inutili riforme scolastiche, ridotte sempre più ad uno stupido esercizio di burocratese, in cui emerge l’ignoranza dei redattori.
Sarebbe davvero auspicabile il ritorno allo studio serio e severo delle materie artistiche, in un tessuto sociale, in cui domina sempre più il brutto e lo sgradevole.