«I barbari» di Giorgio Gaber

La  canzone è presente nello spettacolo «Gaber 96 / 97»

La fine di una civiltà non è quasi mai avvertita da coloro che la vivono direttamente.

La fine di una civiltà si rivela dallo scadere dei vecchi principi su cui si reggeva, ma anche dagli atteggiamenti più banali della nostra quotidianità.

La fine di una civiltà prevede da sempre l’invasione di orde barbariche che si insinuano nelle strutture portanti e a poco a poco occupano tutti i posti di potere.

Tanto più l’uomo cosiddetto civile è stanco ed esangue, tanto più è certa e inevitabile la vittoria dei barbari.

Il fascino di un atelier pieno di mèche, di profumi e sorrisi

Armani, Dolce e Gabbana, Valentino.

Il mito di una rock-star coi suoi successi sempre più famosi

e voi tutti in piedi col vostro accendino.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

Passare una serata allegra

nel clima intimo della tua casa

assistere a un programma trucido col pianto in gola.

Oppure in un grande stadio

all’ultimo minuto della ripresa

arriva finalmente il goal e parte la “ola”.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

Il lotto, il totogol, il gratta e vinci, ma che emozione

la vita è un uovo di Pasqua, una lotteria.

Il gusto di un corpo sano, mangiare poco ed allenarsi bene

coi vostri massaggi e l’omeopatia.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

Ma chi sono i barbari… dopo ve lo dico… i barbari.

E voi spensierati con niente da fare, con niente da dire

avete capito che anche l’aspetto si può migliorare.

Vi fate il viso, le mani, i piedi, vi fate i capelli

ma l’ansia cresce, vi fate le tette, il culo e le cosce… che cosce!

E devo dir che siete bravi, bravi, siete proprio bravi, bravi

che date il vostro contributo

il vostro aiuto festoso e originale

alla caduta dell’Impero Occidentale.

In questa allegra esibizione

ognuno è artista come può, come gli viene.

Immergersi in un computer e rincoglionirsi con un bel giochino

un video pieno di ostacoli, senza fine.

In genere si finisce in un gradevole ristorantino

una gran bella mangiata

e tutto va bene.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

L’insolita emozione di una domenica un po’ speciale

commossi tra la folla a vedere il Papa.

C’è un senso di euforia, di grandi mutamenti nel sociale

fra poco cambia tutto

entriamo in Europa.

E intanto i barbari… arrivano i barbari.

Ma chi sono i barbari… dopo ve lo dico… i barbari.

E voi spensierati con niente da fare, con niente da dire

un idromassaggio, mezz’ora di stretching e via a ballare.

Un po’ di palestra, la tua pasticchina, ma senza eccesso

un po’ di orecchini, la lampada al quarzo e un pelo di sesso… che sesso!

E devo dir che siete bravi, bravi, siete proprio bravi, bravi

che date il vostro contributo

il vostro aiuto festoso e originale

alla caduta dell’Impero Occidentale.

E intanto i barbari… arrivano i barbari

e intanto i barbari… ma che paura i barbari

arrivano i barbari

da come noi viviamo… i barbari

da quello che facciamo… i barbari

sì… ma chi sono i barbari

adesso ve lo dico… i barbari

i barbari

i barbari.

Eccoci qua, eccoci qua, eccoci qua…

Il signor G aveva previsto tutto: lo sfascio della civiltà occidentale nella consumazione di stupidi riti svuotati da ogni valore.

Chi sono i barbari? Siamo noi, che manifestiamo la nostra bieca e bassa intellettualità, riservandoci negli atelier, dove gli stilisti sono considerati dei veri intellettuali del tessuto.

Anche lo stadio, che divide drasticamente in due le persone, che parteggiano per l’una o l’altra squadra, improvvisamente si riuniscono partecipando ad una stucchevole ola.

L’invadenza della televisione, che coi suoi programmi – spazzatura priva le persone della facoltà di saper pensare.

Ma in fondo la vita cos’è? Oggi è diventata un’enorme lotteria, dove, grazie al gratta e vinci, puoi cambiare istantaneamente la tua esistenza, pescando il biglietto giusto.

Quanta importanza poi al corpo, all’apparenza: mangiar bene, allenarsi con cura e fa moda curarsi con l’omeopatia, escludendo la medicina tradizionale: è più in. Al fine di rinforzare l’apparire, perché non rivolgersi al chirurgo plastico?

Tutto così è finto, come a teatro; ed ognuno di noi può dirsi consapevolmente artista della propria inutile messa in scena.

La tecnologia – a proposito di apparenza – ha deumanizzato l’uomo, il quale va alla ricerca di un giochino su internet, perdendo ore davanti al monitor, per superare finti ostacoli così insormontabili da sembrar veri.

Chi si gloria di vedere il papa, chi è felice di entrare in Europa: il mondo (in peggio) sta cambiando; e noi continuiamo ad imbellettarci, servendoci di cure estetiche, mentre il mondo crolla; prendiamo una pasticchina e non se ne parla più!

Certo che siamo proprio barbari.

Il signor G aveva previsto tutto.

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