Mercoledì 1 dicembre 2021 sul quotidiano Il Giornale è stata pubblicata un’intervista a firma Marta Bravi al professore Martino Mora, insegnante di Storia e Filosofia al Liceo Bottoni di Milano.
Il Professore s’è distinto recentemente, per aver segnalato un’iniziativa di denuncia al preside dei suoi allievi, i quali si sono presentati vestiti da donna in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
A nostro avviso, simili esibizioni sono assai puerili e soprattutto sterili, poiché non producono alcun effetto immediato ed a lungo termine. La scuola è il luogo deputato ad educare le giovani generazioni, destando in loro anche l’attenzione verso le donne. Quindi dalla scuola dovrebbe essere impartita la lezione di rispettare tutti (e non solo le donne), ma da decenni la scuola non deve educare e per ciò assistiamo – anche e non solo – ad atti di violenza contro il mondo femminile.
Il Professor Mora ha assicurato di aver ripreso cordiali rapporti cogli studenti puniti, i quali sarebbero stati strumentalizzati da un insegnante (atto gravissimo); e nonostante ciò contro il «severo» Professore ci sarebbe in atto uno sciopero ad personam (Cose che accadono solo nella disgraziata Italia), perché si sarebbe permesso di applicare il codice educativo, che prevedrebbe meriti e punizioni.
Purtroppo, anche i suoi stessi colleghi si sono schierati a favore dei ragazzi, svilendo così il provvedimento disciplinare, ch’era stato emesso dal Professor Mora, il quale ricorda la bellissima scuola di De Sanctis, Croce, Gentile e soprattutto di Antonio Gramsci, il quale reclamava grande disciplina e severità nei comportamenti scolastici e non ammetteva certe esibizioni espresse in luogo affatto adatto ai travestimenti.
E Gramsci – ricordiamolo – non era un bieco reazionario.
https://www.ilgiornale.it/news/politica/io-cattolico-difendo-scuola-gramsci-1992948.html