Il testo è tratto dall’omonimo album del 1973.
Vivere, non riesco a vivere
ma la mente mi autorizza a credere
che una storia mia, positiva o no
è qualcosa che sta dentro la realtà.
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Nel dubbio mi compro una moto
telaio e manubrio cromato
con tanti pistoni, bottoni e accessori più strani
far finta di essere sani.
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Far finta di essere insieme a una donna normale
che riesce anche ad esser fedele
comprando sottane, collane, creme per mani
far finta di essere sani.
Far finta di essere…
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Liberi, sentirsi liberi
forse per un attimo è possibile
ma che senso ha se è cosciente in me
la misura della mia inutilità.
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Per ora rimando il suicidio
e faccio un gruppo di studio
le masse, la lotta di classe, i testi gramsciani
far finta di essere sani.
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Far finta di essere un uomo con tanta energia
che va a realizzarsi in India o in Turchia
il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani
far finta di essere sani.
Far finta di essere…
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Vanno, tutte le coppie vanno
vanno la mano nella mano
vanno, anche le cose vanno
vanno, migliorano piano piano
le fabbriche, gli ospedali
le autostrade, gli asili comunali
e vedo bambini cantare
in fila li portano al mare
non sanno se ridere o piangere
batton le mani.
Far finta di essere sani.
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Il male di vivere fuori dal contatto colla realtà, quando la vita sarebbe all’interno della realtà e così, al fine di recuperare un contatto, ci si dedica a degli acquisti, come quelli di una moto. Immaginare una donna accanto, che cura assai se stessa ed esercita la fedeltà nell’abito coniugale, potrebbe essere un motivo, per sentirsi sani, poiché potremmo anche sentirsi liberi, ma, nel momento in cui percepissimo la nostra inutilità, ne varrebbe la pena? Buttiamo in politica: formiamo un gruppo di studio e riempiamoci la bocca di pensieri ispirati dal Gramsci, potrebbe essere un’ottima prova, per sentirsi sani. C’è poi, al fine di sentirsi un uomo, vorrebbe trovare se stesso, recandosi in Oriente alla ricerca di mondi immaginari. Ma in fondo, qualcuno crede ancora nell’amore e la vita sembra continuare a migliorare nei suoi aspetti esteriori, e questo senso di non appartenenza sembra coinvolgere anche i bambini, i quali non sanno se piangere o ridere.
Facciamo finta di essere sani.