Un usignolo cantava beatamente su di un ramo di un’alta quercia, quando fu scorso da uno sparviero affamato, il quale puntò decisamente la preda catturandola. Il povero usignolo pregò il rapace di risparmiarlo, poiché, essendo piuttosto piccolo, mai avrebbe soddisfatto l’appetito. Le parole della vittima rimasero inascoltate e così finì tra le fauci dello sparviero.
La fabula insegna come l’uomo non dovrebbe mai abbandonare il certo per l’incerto.
Chissà quante volte abbiamo nutrito pietà per l’«usignolo»!