29 Agosto 2012. Visita al “The Asian Art Museum”

“The Asian Art Museum si trova nel distretto di Bukchon. Fu fondato da Young Doo Kwon, che, per oltre 30 anni, s’impegnò a conservare il patrimonio culturale della Corea e di alcuni paesi asiatici.

Il Museo si trova nel luogo in cui Maeng Sa Seong, famoso ministro del primo periodo della dinastia Joseon, noto soprattutto per la sua onestà, visse.

E’, davvero, un luogo, dove l’intenso, penetrante e fastidioso rumore del traffico non arriva, perché si snoda, oltretutto, su una collina, caratterizzata da stradine molto strette, che rendono difficile la circolazione.

In alcuni garage privato vedo spuntare sagome di automobili di grande cilindrata: BMW, Mercedes, una Ferrari!! Desumo che, forse, mi trovo in un centro abitato da persone assai benestanti. Il guaio è che la strada è in salita, eppure ripida! Eserciterò, così, i muscoli delle mie gambe.

Nel cortiletto del Museo, alcuni operai lavorano alacremente; uno di essi m’indica l’ingresso dove ritirerò il biglietto e mi verrà, contestualmente, consegnata la guida. Nella prima galleria due stupendi quadri di fiori dai colori vivissimi del periodo Joseon; una calligrafia di Whang Ook (1898 1992) e numerose calligrafie presenti attirano la mia curiosità. Il tratto leggero, su carta bianco panna.

Oggetti di porcellana, bronzo ed alcune statuette di animali sono conservate in più teche sul lato sinistro della stanza.

La seconda stanza è dedicata ad opere provenienti dal Tibet. Ci sono tre angoli ben definiti, dove posso ammirare una stupa tibetana fantastica del diciannovesimo secolo ed ancora vasi e degli incensiere.

Un Buddha in meditazione sopra uno scranno rosso.

Altre piccole statue Maitreya: il prossimo Buddha, successore di Gautama Buddha, la cui rinascita è attesa dai Buddhisti; Mahakala: è un Dharmapala cioè protettore del Dharma; Vajrabhairava: il distruttore del signore della morte; Vaishravana: il capo dei quattro Re celesti, figura importante nella mitologia buddhista.

Nel secondo angolo, alcune trombe rituali ed altre statue di Dakini: divinità tantrica, descritta come una forma femminile di energia illuminata. il sutra mahapra jnaparamita chiude quest’altro angolo.

Percorrendo un corridoietto ad elle mi trovo nell’ultimo angolo caratterizzato da alcuni strumenti per i riti molto particolari.

C’e anche uno strumento per gli esorcismi! (non è vero ma ci credo) Spero che funzioni ancora!! Vorrei che esorcizzasse la crisi, che sta attanagliando la mia amatissima patria, l’Italia, e donasse serenità e pace alle sue genti.

Con questo auspicio mi avvio all’uscita, per visitare il secondo piano. Rifaccio il percorso a ritroso e mi ritrovo davanti le facce affaticate degli operai e vado nel gobulseodang.

La scuola Gobulseodang del periodo Joseon

Essendo il pavimento in legno, sono invitato a togliere le scarpe (in Corea avviene spesso!): è la scuola tradizionale della dinastia Joseon.

Il secondo piano e occupato da una sala interna che contiene oggetti in bronzo del ventesimo secolo provenienti dal Tibet e dalla Cina. Passo alla parte esterna e rimango colpito dal paesaggio: moltissime case hanno il tetto in stile antico!

Ma siamo sicuri che stiamo nel ventunesimo secolo, l’era di internet e dei computer? Basta alzare lo sguardo, per incontrare tanti grattacieli (alcuni in costruzione), che mi riportano alla realtà.

Scendo delle scale, costeggiando la saletta museale e noto sui gradini l’impronte di mani colorate molto divertenti;

al termine della scalinata un deliziosissimo giardino con un minuscolo laghetto ed alcune statue buddhiste.

Lascio il laghetto alla mia destra e m’inoltro per un sentiero, segnato da grandi massi posti tra ciuffi d’erba.

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